I disturbi del ritmo circadiano del sonno: cause e rimedi

I disturbi del ritmo circadiano del sonno riguardano l’alterazione del ciclo sonno-veglia. Le persone che ne soffrono presentano una particolare difficoltà ad addormentarsi, lo svegliarsi ripetutamente di notte con conseguente affaticamento al mattino e scarso rendimento scolastico o lavorativo. Scopri con noi le cause e i possibili rimedi ai disturbi del ritmo circadiano.

Il ritmo circadiano: come funziona?

Il ritmo circadiano è un ritmo fisiologico che caratterizza il nostro organismo, regolandone diverse attività, ed è caratterizzato da un periodo di 24 ore che compongono la giornata. Si tratta di un sistema sul quale agiscono diversi fattori tra i quali la luce del sole e la temperatura esterna.

Per capire il complesso meccanismo del ritmo circadiano, sono stati condotti diversi studi tra i quali quelli dei ricercatori statunitensi, Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young secondo cui ogni giorno è scandito da cicli di 3 ore durante le quali l’organismo compie determinate attività. Si inizia al mattino quando il corpo cerca di rimettersi in moto fino alla notte, momento nel quale è opportuno un sano riposo ristoratore.

Se si subiscono dei cambiamenti che incidono sul proprio orologio fisiologico dovuti, ad esempio, al fuso orario o a ritmi di vita nuovi che inducono a cambiare ogni giorno il ciclo sonno-veglia, possono manifestarsi i disturbi del ritmo circadiano.

Come nascono i disturbi del ritmo circadiano

I disturbi del ritmo circadiano sono dovuti ad alcune cause specifiche tra le quali: danni cerebrali in seguito ad un ictus, un eventuale trauma cranico, malattie come l’Alzheimer, l’assunzione prolungata di farmaci, la cecità, il jet lag, ritmi di vita irregolari, turni lavorativi notturni. Anche una lunga degenza a letto nelle persone ricoverate si rivela una delle cause principali dei disturbi del ritmo circadiano perché, non essendoci più la regolare esposizione alla luce del sole durante il giorno, il ciclo sonno-veglia non si allinea al regolare alternarsi di luce e buio.

Le tipologie dei disturbi del ritmo circadiano

Tra le tipologie più comuni dei disturbi del ritmo circadiano ci sono:

1. La sindrome da fase di sonno ritardata: un disturbo cronico che si manifesta con la difficoltà di addormentamento la sera e il conseguente difficile risveglio al mattino in orario, soprattutto nel caso si abbiano impegni da rispettare quali l’andare a scuola o al lavoro.

2. Il Jet-lag: uno stato di malessere che compare dopo aver fatto lunghissimi viaggi e affrontato due fusi orari. Le persone che ne soffrono riscontrano una difficoltà notevole ad addormentarsi, affaticamento, sbalzi d’umore, problemi digestivi, stanchezza, difficoltà di concentrazione.

3. Sindrome del turnista: un disturbo del sonno che interessa persone con turni di lavoro non in linea al ritmo circadiano del corpo, lavorando a rotazione sia di giorno che di notte. In questo modo le persone che per devono rispettare tali turni sono più esposte all’insonnia, alla mancanza di appetito o fame eccessiva, sonnolenza diurna, sbalzi d’umore, diminuzione del desiderio sessuale.

I possibili rimedi ai disturbi del ritmo circadiano

Per rilevare i possibili disturbi del ritmo circadiano non si ricorre a degli esami specifici ma sarà chiesto al paziente dallo specialista del sonno di riportare i suoi orari di sonno e veglia che caratterizzano la fase di addormentamento.

Per contrastarli è essenziale una corretta igiene del sonno, cercando di stabilire una propria routine che consiste nell’andare a dormire alla stessa ora ogni sera, rilassarsi, fare bagni caldi, evitare pasti pesanti. Della luce dei dispositivi elettronici ne deve essere diminuito l’utilizzo perché inibisce la secrezione di melatonina. Inoltre, a seconda del tipo di disturbo del ritmo circadiano, è opportuno cambiare le proprie abitudini come nel caso della sindrome del turnista per la quale, chi ha turni notturni e deve riposare di giorno, deve cercare di ridurre l’esposizione alla luce del sole prima di tornare a casa così da favorire la possibilità di prendere sonno più facilmente.

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